Tutti, o quasi, i bambini vorrebbero avere un cane e quelli fortunati che ce l’hanno passano l’infanzia giocando con lui e crescono con la consapevolezza che il rispetto e l’amore per un altro essere vivente è un dono e un regalo allo stesso tempo.
I cani vengono spesso presi dalle persone come “regalo” per i propri figli ma tutti sappiamo quale importanza si da al gioco, inteso come oggetto in se, durante l’infanzia. Il cane non è un gioco anche se ci si può giocare e soprattutto non è un oggetto. Se un bambino vuole un cane lo deve volere perché ha una grande passione per questo tipo di animale e deve essere responsabilizzato sul fatto che il cane è un essere vivente con dei bisogni fisici mentali ed affettivi proprio come noi. E’ un po’ come avere un fratello minore con cui si può giocare ma al quale vanno insegnate tante cose. Un cane bisogna portarlo fuori, dargli da mangiare,pulirlo, farlo giocare, portarlo dal veterinario; insomma oltre che un divertimento è un grosso impegno ed è chiaro che i genitori dovranno dargli una mano, ma la gestione del quotidiano dovrebbe essere del bambino che lo ha tanto desiderato. Prendersi cura di qualcuno è, secondo me, una grande opportunità di crescita per ogni bambino. E’ chiaro quindi che il bambino dovrebbe avere almeno attorno ai 9-10 anni salvo alcuni rari casi di passione incontenibile già dalla primissima infanzia.
Per i bambini che nascono e crescono invece in una casa dove è già presente uno o più cani, la cosa non cambia molto, anche se non possiamo costringerli ad avere per forza la passione per loro, dobbiamo comunque, da subito, insegnargli a rispettarli e magari ad aiutare i genitori nella loro cura.
Anche il cane va comunque abituato a stare in mezzo ai bambini perché non tutti i cani li amano soprattutto se sono già in età adulta o se magari hanno avuto esperienze negative con il “mondo bambino” cosa spesso non del tutto improbabile.
I cani dovrebbero essere ben socializzati sia con i loro simili che con altri animali che con le persone. La socializzazione con l’essere umano andrebbe “variegata” il più possibile, quindi donne, uomini, vecchi, handicappati e bambini appunto. Il bambino si muove in maniera diversa da un adulto e emette suoni e urla che un adulto di solito non fa. Per il cane tutto questo può essere motivo di paura e un cane pauroso può diventare aggressivo e per questo non riuscire più a controllare i suoi comportamenti. Un cane aggressivo può mordere e un cane che morde un bambino, e non solo, fa di solito una brutta fine. I canili infatti sono pieni di questi cani che magari una volta hanno avuto tanta paura e non sono più stati capaci di controllarla.
Non esistono infatti cani o bambini cattivi, ma esistono tantissimi cani e bambini a cui non è stato insegnato il rispetto degli uni per gli altri. L
La cultura cinofila andrebbe portata nelle scuole elementari per fare capire anche ai più piccoli la vera natura dei nostri amici a quattro zampe, la loro storia, le origini, le razze esistenti. Ogni razza ha determinate caratteristiche ed è adatta per diverse attività, per lunghe passeggiate piuttosto che una vita sedentaria, per corse in bicicletta, ricerche, riporti. Esistono anche attività sportive che i nostri cani possono svolgere assieme a noi come l’agility dog, il disc dog, l’obedience; c’è chi balla con i cani, chi fa gare di tuffi, chi li porta in passeggiata con i cavalli…..insomma il cane è un’animale veramente versatile adatto al gioco e al “lavoro”. Quindi oltre alla tv e ai videogiochi un po’ di tempo all’aria aperta assieme al nostro amico a quattro zampe non può che giovare ai nostri figli.
Come i bambini anche i cani dovrebbero andare a scuola o comunque andrebbe insegnata loro l’obbedienza e il rispetto per le regole di una sana convivenza con il mondo umano. La richiesta di collaborazione per la quale sono stati selezionati da secoli li rendono gli animali che più si adattano alle nostre esigenze pur rimanendo fedeli alle loro caratteristiche istintive che tanto ce li fanno amare.
I bambini possono imparare tante cose da questa convivenza divertendosi e crescendo insieme a loro.
PROPOSTA DI COLLABORAZIONE CON I COMUNI PER INCONTRI CON I BAMBINI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA
CULTURA CINOFILA GIA’ DALL’ETA’ SCOLARE
L’importanza, fin dalla prima infanzia, del rispetto per ogni forma vivente e quindi anche dell’animale domestico che sempre più è presente nelle nostre abitazioni.
Un cane come amico fedele che aiuti il bambino nella crescita, nel rispetto e nella fiducia in se stessi. Un amico, quindi, non un gioco usa e getta. Cura del cane, pulizia, senso civico: dalla raccolta delle deiezioni al rispetto delle persone e degli altri cani (o altri animali); la consapevolezza che non esistiamo solo noi e che spesso le nostre esigenze vanno di pari passo con quelle di altri, animali o persone che siano!!
L’importanza delle carezze, dell’educazione passando dal gioco e quindi la coscienza che un animale va rispettato e ci deve rispettare per crescere serenamente insieme.
La proposta comprende il fatto di portare all’interno della struttua scolastica il cane dell’educatore per dimostrare praticamente quello che si è spiegato e per far conoscere ai bambini anche attraverso il tatto (carezze) oltre che visivamente questo universo.
Il cane dell’educatore servirà anche a dimostrare questo e a vedere come si può giocare con lui e come si può sviluppare la sua intelligenza con giochi costruttivi e divertenti.
PROGETTO NELLO SPECIFICO:
Il progetto è rivolto agli studenti della 2° classe della scuola primaria.
N. 2 INCORNTRI DA 1h e ½ – 2 ore
– Origine del cane / cenni di storia
– Rapporto con l’uomo
– Selezione delle razze da lavoro per la collaborazione con l’uomo
– Il cane animale da branco
– La famiglia: il branco dei cani dei nostri giorni
– Come gestire il cane in casa e fuori casa
– Senso civico: – raccolta deiezioni; come portare il cane al parco (rispetto degli altri); come avvicinarsi ad un cane e quando non farlo; il cane al guinzaglio.
– La pulizia del cane
– Cosa mangia il cane
– Nozioni di primo soccorso per la sicurezza del ns. amico
– Il gioco inteso come attivazione mentale e crescita di entrambe.
L’aiuto del cane dell’educatore potrebbe catalizzare l’attenzione dei bambini e rendere tangibile ogni spiegazione, trasformando parte della teoria in pratica (sarebbe quindi richiesta la presenza del cane in classe).
Alla fine del primo incontro l’educatore distribuirà delle schede da disegnare o un semplice questionario da compilare. Il disegno potrà anche essere libero e darà lo spunto all’educatore per l’incontro successivo perché metterà in risalto gli argomenti che più hanno “colpito” e/o interessato i bambini.
Nel secpondo incontro poi si cercherà di soddisfare le curiosità dei bambini che nel frattempo avranno elaborato un loro pensiero sugli argomenti trattati.